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MG2 dopo Interpack: bilancio di un biennio straordinario



L’appuntamento di Düsseldorf è stato tappa fondamentale nel processo di crescita che da quasi due anni sta interessando l’azienda italiana, specializzata nella progettazione e commercializzazione di macchine opercolatrici e soluzioni per il fine linea. Nel 2016, MG2 ha visto infatti un incremento a doppia cifra di ordini e fatturato, trend che si riconferma anche nel 2017.

 

mg2 Pharma zone

 

Le opercolatrici made in Italy che piacciono al mercato globale

Una crescita di fatturato del 28%, che va di pari passo con un aumento degli ordini e una politica di espansione, sia in termini di assunzioni che di ricerca di nuovi mercati e soluzioni tecnologiche. Il 2016 si è confermato come un anno di grande crescita per l’azienda di Pian di Macina di Pianoro (BO), con un fatturato che ha passato i 30 milioni di euro, che salgono a 38,5 sommando la controllata statunitense MG America. Oltre 2/3 delle vendite è stato realizzato tra Europa e Nord America (oltre il 37% nell’area dell’Europa continentale, mentre Stati Uniti e Canada contribuiscono per il 30%), ma l’azienda continua ad operare in un’ottica globale, esprimendo grande interesse anche verso aree emergenti quali l’Asia e l’Africa, dove esistono nazioni con un ottimo potenziale di sviluppo. L’Egitto, per esempio, ha più che triplicato il suo peso tra il 2015 e il 2016. Nell’area asiatica, l’India continua ad essere un mercato estremamente interessante, con una quota consolidata del 5% sul fatturato dell’azienda, confermandosi come un paese in fase di sviluppo sia come economia che come mercato di riferimento. In questa, come in altre aree, il cliente tipo di MG2 risulta essere una realtà multinazionale, con una propensione all’esportazione e una produzione focalizzata sui farmaci generici, che richiede macchine ad alta velocità, in grado allo stesso tempo di garantire elevata qualità del prodotto. Relativamente all’area europea, dove la presenza dell’azienda è ormai consolidata, le politiche dei vari governi influiscono in modo differenziato di periodo in periodo sugli investimenti delle aziende farmaceutiche. Attualmente assistiamo ad una ripresa di acquisti in Gran Bretagna e nella zona del Benelux, mentre resta saldo il posizionamento della Germania, al primo posto per quanto riguarda le esportazioni di opercolatrici made in MG2. Le prospettive per l’anno in corso sono altrettanto rosee: si prevede infatti una crescita ancora a doppia cifra, che andrà di pari passo con altre azioni per lo sviluppo dell’azienda.

 

La ricetta per la crescita: investire sul proprio know-how

Non di soli numeri e macchine sono fatte le aziende. MG2, da sempre attenta a perseguire una politica di investimento sulle proprie risorse umane, ha infatti in programma di ampliare il proprio organico di circa il 10%, puntando sull’assunzione di giovani progettisti e tecnici. Continuano inoltre i progetti portati avanti “in cordata” con entità esterne, sia italiane che estere, per massimizzare le potenzialità dell’azienda, facendo leva sul know-how unico al mondo che questa può esprimere nell’ambito del processo farmaceutico. Particolare rilevanza rivestono i progetti ispirati a nuovi principi della produzione farmaceutica noti come continuous manufacturing, che sono in via d’implementazione in alcune realtà multinazionali europee ed americane e che richiedono la collaborazione di numerosi attori con diverse competenze, dai fornitori di macchinari e componentistica, ad esperti di processi e tecnologie farmaceutiche. Prosegue inoltre la focalizzazione nell’ambito dei farmaci inalatori, dove MG2 è stata la prima al mondo ad offrire soluzioni di dosaggio specificatamente dedicate alle capsule per dispositivi inalatori. Importanti risorse vengono dedicate alla ricerca scientifica in questo campo, in ambito farmaceutico non più soltanto per patologie respiratorie e addirittura anche in ambiti non propriamente farmaceutici. Anche in questo caso, MG2 collabora con diversi attori della filiera: produttori di materie prime, produttori di dispositivi inalatori, centri di ricerca universitari, di CRO (Contract Research Organization) e aziende farmaceutiche. Continua inoltre l’implementazione della Pharma Zone, la nuova area allestita all’interno dello stabilimento bolognese composta da tre clean room farmaceutiche, in cui posso essere utilizzati, in completa sicurezza per ambiente e operatori, i farmaci attivi nelle condizioni reali di produzione, sia per il collaudo finale delle macchine, che per i servizi di supporto pre e post vendita e produzione di lotti tecnici, inclusi lotti per la sperimentazione preclinica.

 

Interpack: approccio innovativo per tecnologie d’avanguardia

Tutto questo, procede di pari passo con una politica commerciale dinamica, che contempla la partecipazione ai principali eventi fieristici globali. Tra gli altri, la fiera Interpack, svoltasi a Düsseldorf dal 4 al 10 maggio scorsi, che ha visto l’azienda partecipare con un’innovativa applicazione di realtà virtuale, allestita allo scopo di dare al cliente la possibilità di fare un tour virtuale della Pharma Zone, così da “toccarne con mano” il funzionamento e capirne le potenzialità.

 

mg2 Pharma zone

«Interpack è un appuntamento triennale imperdibile per le aziende del packaging farmaceutico a livello mondiale – dice Manuela Gamberini, vice direttore generale di MG2 – A Düsseldorf abbiamo avuto un ottimo riscontro di visitatori coi quali abbiamo delineato una serie di progetti con concrete prospettive di sviluppo. Inoltre, l’installazione del set di realtà virtuale, ha consentito di mostrare in modo particolarmente innovativo e incisivo, le potenzialità della Pharma Zone, senza bisogno di portare i clienti fisicamente in azienda. La nuova area allestita presso l’headquarters MG2 ha infatti già ricevuto numerose prenotazioni per l’effettuazione di test e la produzione technical batches nei prossimi mesi». Ottimi riscontri anche per le macchine portate in mostra: la nostra opercolatrice di punta, il modello Planeta 200, esposta nella versione dotata di MultiNETT, il sistema per il controllo in process del peso netto del 100% delle capsule, ha riconfermato l’interesse per tale tipologia di configurazione, particolarmente indicata nel caso di bassi dosaggi. Infine, il sistema ACE per il track&trace si è riconfermato come soluzione cardine nell’ambito delle tecnologie dedicate alla serializzazione nel packaging farmaceutico, esprimendo tra i propri punti di forza un layout ridottissimo e la possibilità di essere facilmente integrato all’interno di linee pre-esistenti.

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13 giugno 2017
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