In tutto il mondo gli obesi sono più di 650 milioni. Il fenomeno ormai ha assunto le proporzioni di una vera e propria epidemia che non continuerà a espandersi, secondo le previsioni degli esperti dell’Imperial College di Londra. Un problema su cui dovrà presto intervenire l’Organizzazione mondiale della sanità.
Se è vero che tre quarti degli abitanti del Pianeta soffre la fame, è altrettanto tragicamente vero che il resto, al contrario, mangia troppo. Talmente tanto da sviluppare il problema opposto alla malnutrizione, che affligge milioni di bambini nei Paesi del Terzo e Quarto mondo: l’obesità, che è arrivata oggi a coinvolgere circa il 13% della popolazione mondiale adulta.
Un dato allarmante per tutti e per i medici nutrizionisti in primis. Se non si inverte subito la tendenza, nel 2025 la percentuale salirà velocemente al 18% tra gli uomini e al 21% tra le donne, con valori di obesità grave del 6% per gli uomini e del 9% per le donne. I rischi per salute sono enormi e, infatti, secondo il trend previsto dagli esperti, entro il 2025 aumenteranno anche i casi di malattie cardiovascolari, ictus e tumori.
Questo lo scenario che emerge dai dati raccolti dall’Imperial College di Londra, che in un recente studio ha coinvolto l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e oltre 700 ricercatori nel mondo, secondo cui il problema è da mettere in relazione a un cambio repentino delle abitudini alimentari. Nella gran parte dei Paesi industrializzati, infatti, la dieta a base di cereali e fibre è stata sostituita con una a base di grassi insaturi, conservanti, zuccheri, oli e prodotti animali. A contribuire, poi, sono cattive abitudini alimentari, dettate, spesso dai ritmi frenetici della vita. Molti, per esempio, saltano la colazione, pranzano velocemente davanti al pc, cenano sul divano davanti alla tv e con il telefono in mano. Ebbene sì, anche lo smartphone può farci ingrassare.
Il focus dei medici è soprattutto sui bambini, per cui l’incidenza di obesità è cresciuta esponenzialmente, con l’aumento di proposte di junk food e merendine. Insomma, l’obesità sta diventando una vera e propria epidemia a livello intergenerazionale.