Oggi la tecnologia ha conquistato e domina tutti i campi del nostro vivere comunque. Ogni settore si è avvantaggio di nuovi strumenti in grado di migliorare i processi, eliminare errori, velocizzare ogni cosa, rendere informazioni più accessibili. A secondo del campo di applicazione, la declinazione in cui la tecnologia è stata applicata ha dato un grosso vantaggio.
Questo è successo e continua a succedere anche nel mondo della viticoltura. Se la coltivazione della vite e la produzione di vino è cosa antica, è anche vero che proprio in questo settore il vecchio e il nuovo hanno trovato un’ottima forma di integrazione e armonia.
Viticoltura digitale e nuove tecnologie
La viticoltura digitale è stata una vera scoperta per molti vignaioli e produttori che hanno accolto quest’innovazione come un aiuto per massimizzare la produzione eliminando “i rami secchi”, è il caso di dire, limitare gli errori e contenere i costi. Il nuovo approccio alla viticoltura digitale ha conquiestato da subito soprattutto le nuove generazioni di produttori di vino. Filippo Di Gennaro, ricercatore del Cnr, ha confermato che il il 50,5% dei giovani agricoltori è motivato dal desiderio di ottenere un’agricoltura di precisione che significa amministrare la mutevolezza nei campi così da ottenere abbondanti produzioni, di qualità migliori e di alta sostenibilità.
Una delle nuove tecnologie usate in questo settore, per esempio, è il drone, in grado di raccogliere immagini aeree, mappare molti ettari di terreno velocemente e registrare dati. Le informazioni aiutano sia nella fase della concimazione che nella fase di raccolta, generando un risparmio anche del 30%.
L’altro strumento tecnologico in uso sono i sensori di prossimità datati di camera e infrarossi, che vengono montati sui mezzi agricoli. Questi sensori registrano dati, mostrano i filari e mappano l’intero vigneto da una posizione molto ravvicinata. Inoltre, riescono a campionare le uve fornendo al produttore dati fondamentali come il tenore di acidità degli acini.
E poi, tra le innovazioni tecnologiche, c’è anche la macchina selezionatrice ottica per uva, in grado di identificare la clorofilla nel prodotto e espellere acini verdi e immaturi, foglie ed erba. La luce infrarossa individua corpi estranei come piccoli animali, rami, legno, plastica.
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