Torna, a grande richiesta, dopo il grande successo di Expo2015 e una straordinaria edizione 2016, Cibus Connect, la fiera che mette insieme le aziende agroalimentari italiane che esportano e i grandi buyer internazionali. L’evento è nato al fine di sponsorizzare il made in Italy nei mercati internazionali e si terrà solo negli anni dispari, quelli cioè in cui non si svolge la rassegna madre Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione, che l’anno scorso ha avuto tremila espositori e 72 mila visitatori professionali certificati.
L’edizione 2017 di Cibus Connect, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, si terrà a Parma da mercoledì 12 aprile a giovedì 13 aprile 2017. Vi parteciperanno oltre 500 aziende alimentari italiane selezionate in due padiglioni che presenteranno nuovi prodotti, illustrati da molteplici show cooking. Saranno presenti anche 50 produttori selezionati da Slow Food che si propongono a nuovi mercati. La novità di questa fiera sta nel suo formato, infatti, in soli due giorni tutte queste aziende avranno la possibilità di proporre a pieno il loro prodotto attraverso numerosissime attività organizzate durante l’arco della giornata.
L’importanza di questo nuovo format è sottolineata anche da Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare, che ha affermato: “Far conoscere non solo la qualità dei nostri prodotti, ma il valore assoluto dell’industria alimentare italiana, modello di riferimento apprezzato e sostenibile sullo scenario mondiale, ma anche leva di rilancio economica ed occupazionale per il nostro Paese. Per farlo ci rivolgiamo a target diversi: buyer, giornalisti, investitori non solo per la promozione del business a breve ma per il consolidamento di una reputazione unica nel tempo. A questo serve Cibus Connect, uno strumento per dare continuità al messaggio anche negli anni dispari con strumenti efficaci e sperimentati quali incoming di operatori, visita dei territori e delle più qualificate realtà produttive. A conferma dell’accordo decennale tra Federalimentare e Fiera di Parma, tra chi non è minimamente interessato a copiare manifestazioni fieristiche internazionali con la stereotipata presenza di espositori di tanti Paesi, ma piuttosto tra chi vuole che Cibus sia sempre di più l’appuntamento mondiale in cui l’agroalimentare italiano si racconta”.
Anche Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, ha voluto soffermarsi sul valore di un’iniziativa di questo tipo: “I recenti successi hanno confermato il primato e l’efficacia di Cibus come piattaforma per l’Internazionalizzazione del Made in Italy Alimentare. Le ragioni di questo successo nascono dalla visione dei nostri stakeholders che negli anni passati hanno investito e creduto in un progetto che oggi vede Fiere di Parma ai vertici, non solo in Italia, per tassi di crescita ed efficienza. Le prospettive di sviluppo per il futuro ora sono definite anche grazie ad un quartiere tra i più moderni in Europa e un management giovane ma competente e motivato. In questo contesto chiaro e consolidato nasce l’esigenza di una cadenza annuale per CIBUS che si allinea a tutte le grandi fiere del made in Italy. Lo facciamo cercando comunque di innovare capitalizzando la straordinaria esperienza maturata in EXPO; quindi Cibus Connect 2017 sarà il test per un format fieristico breve, chiavi in mano, focalizzato su business matching e networking, sempre più condiviso con la nostra community”.
Le date di Cibus Connect 2017 si andranno ad incrociare con quelle di Vinitaly, al fine di creare un mercato internazionale di oltre 700 top buyers da ogni parte le mondo. Le due iniziative, infatti, dal punto di vista commerciale sono in grado di richiamare i maggiori marchi del settore, fra i quali spiccano: Cencosud (Argentina) / Spar (Austria) / Benlai, City Super, Metro Cash and Carry (Cina) / Tesco (Irlanda) / Lotte (Corea) / Lu Lu Hypermarkets /Alligator (Russia) / Sam’s Club, Schnuck Markets, Wegmans Food Markets, Whole Foods Market (USA).
A lungo termine gli esperti confidano che Cibus si confermerà come il baricentro di iniziative create e gestite in Italia e all’estero. Nel breve periodo si punta invece ad aprire un nuovo ciclo che porterà Cibus ad evolversi da semplice Fiera espositiva a piattaforma permanente di business.