Cifre da record per l’export dell’agroalimentare italiano. Nel 2017 il food made in italy ha fatto registrare numeri rilevanti che segnano la ripresa del settore soprattutto sul fronte delle esportazioni.
Il settore alimentare italiano continua a crescere e presenterà i risultati raggiunti e le proposte per il futuro alla fiera di riferimento, Cibus 2018 (a Parma dal 7 al 10 maggio, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare)
I numeri dell'industria alimentare Italiana
Sono stati raggiunti i 137 miliardi di euro mostrando una crescita del 3,8%; l’export però cresce di oltre il 6% e vale ora complessivamente oltre 41 miliardi di cui più di 32 di prodotti finiti (dati 2017, Federalimentare e Osservatorio CibusExport). Con i consumi alimentari ancora deboli in Italia, l’export quindi diventa sempre più strategico. Le esportazioni crescono in tutte le aree, ma si registra finalmente un recupero di Russia, Spagna e Sud America mentre si mantiene estremamente sostenuta la crescita in Nord America e in Asia. Le merceologie che performano meglio anche nel 2017 sono formaggi, salumi, dolciario e spumanti ma mostrano tassi di sviluppo molto interessanti le farine speciali, i preparati gastronomici e dietetici, distillati e acque minerali.
Nell’Anno del Cibo Italiano la filiera dell’agroalimentare celebrerà i risultati raggiunti e presenterà nuovi prodotti alla 19° edizione di Cibus. Saranno 3.100 gli espositori presenti (+100 espositori rispetto all’edizione 2016); più di 135.000 mq espositivi (con un incremento di +5.000 mq rispetto all’edizione 2016 grazie alla realizzazione di un nuovo padiglione temporaneo); sono attesi 80.000 visitatori professionali, di cui il 20% dall’estero, e, tra questi, 2.500 top buyers; arriveranno circa 1300 giornalisti, i maggiori quotidiani e tv nazionali oltre alle testate specializzate.
Mille i nuovi prodotti che saranno esposti a Cibus, il cui elenco verrà pubblicato a fine aprile sul sito Cibus.it. Una selezione dei 100 prodotti più innovativi sarà esposta nel Cibus Innovation Corner, una nuova area di esposizione e talks. Cresce il numero degli chef che cucineranno i nuovi prodotti per il tasting dei visitatori, sia nei singoli stand che nelle Food Court dedicate ai prodotti tipici regionali. E l’ampia gamma dei prodotti a denominazione d’origine saranno esposti dai Consorzi di tutela nell’area di AICIG, Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche.
Le tendenze dell’alimentare emergeranno dal momento espositivo e dai convegni in programma: la continua crescita dei prodotti salutistici, ma anche dei ready meals; la richiesta dei consumatori focalizzata sia sui prodotti premium sia su quelli low cost.
Tra le tante tavole rotonde, convegni, seminari, workshop e talks, Cibus sarà l’occasione per fare il punto sulle tematiche più rilevanti: biotecnologie e ricerca scientifica nell’alimentare; innovazione e sostenibilità; prevenzione degli sprechi alimentari; le fake news nell’alimentare; la promozione all’estero dei prodotti Italiani e la piaga dell’Italian sounding.
Antonio Ferraioli, Vicepresidente di Federalimentare (che terrà la propria assemblea generale a Cibus) ha presentato lo stato dell’arte del comparto agroalimentare: “Siamo nell'anno che celebra il cibo italiano e i dati di settore appoggiano pienamente l'importante investitura. Dopo un 2017 che si è lasciato finalmente alle spalle la crisi, infatti, anche per il 2018 l'agroalimentare sembra confermarsi il settore trainante dell'economia italiana crescendo di più e meglio di altri comparti."
Sulle nuove tendenze di consumo dell’alimentare e sulle novità di Cibus2018 è intervenuto Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma: “La capacità di innovazione delle imprese alimentari italiane riesce sempre a sorprenderci e rappresenta la vera competenza distintiva del settore e quindi di Cibus. Ognuno dei nostri oltre 3.000 espositori presenterà innovazioni di prodotto sempre più mirate ai diversi mercati internazionali garantendo la tenuta o addirittura l’incremento dello straordinario ciclo di sviluppo del nostro export nonché la soddisfazione degli 80.000 visitatori che arriveranno da tutto il mondo a Parma dal 7 al 10 maggio”.